19 marzo09 crede, però, che il punto importante sia un altro. Le forze politiche contrarie a un quesito referendario non fanno più la loro campagna elettorale per far si che i propri elettori votino "No", ma puntano all'astensionismo. Così facendo partono con un buon 20% di vantaggio, che sarebbe la percentuale di votanti che abitualmente non si reca alle urne. Troppo facile. Ce lo vedete un centometrista che perde una gara partendo con 20 metri di vantaggio?
Si potrebbe obiettare: se vota solo il 30-40% degli aventi diritto, non si può abrogare una legge.
Rispondo: e perchè premiare la non-partecipazione, rispetto alla partecipazione? E' dal '95 che un referendum che lo richiede non raggiunge il quorum (si trattava di 12 quesiti presentati dai radicali).
19marzo0'9 pensa sia ora di cambiare il meccanismo.
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sono prefettamente d'accordo.
RispondiEliminaper quanto concerne i referendum, unica espressione democratica concretamente esistente,non si fanno campagne per il monitoraggio dell' opinione, semplicemente perchè come dici te l'organizzazione è farraginosa.
Bisogna risvegliare l interesse nelle coscienze dei singoli,non solo una volta ogni 5 anni e con pesanti campagne di propaganda.
sono stefano , eraconnesso con l account sbagliato
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