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giovedì 4 giugno 2009

Caro Michele Serra...

Oggi ho letto un editoriale di Michele Serra su Repubblica che secondo me merita qualche osservazione. Non l'ho trovato sul sito, quindi tenterò un rapido riassunto.

Serra denuncia il rischio di una forte astensione nelle prossime votazioni europee, soprattutto nell'area della sinistra. I motivi in parte sono gli stessi (lotte intestini, leader vecchi e sempre più narcisi, una componente clericale semopre più forte nel partito nel partito), ma in parte nuovi. La novità starebbe nel fatto che chi si appresta a non votare sono persone impegnate fino a poco fa, nel sociale o nel partito stesso, nel sindacato o nelle assemblee di quartiere. E' gente non tanto disgustata, continua Serra, quanto stremata: "scusate, ma non ce la faccio più". Serra sprona poi gli elettori ad andare a votare (inutile che vi dica per chi) elencando tre motivi principali: per porre un freno "al potere smisurato di Berlusconi", il voto è un diritto-dovere da rispettare sempre e comunque e perchè votare è un gesto "estetico e sentimentale".

Ho letto il pezzo in metro e appena arrivato davanti ad un pc ho mandato un'e mail a Serra dicendo che condividevo larga parte dell'articolo, ma secondo me carente in una parte. E gli ho rivolto la seguente domanda: "perchè votare per il PD?". Gli ho anche indicato l'indirizzo di questo blog, sia mai mi risponda proprio qui.

1 commento:

  1. rispondo io prima di serra
    1. per il progetto (ambizioso) di un partito che coaguli le due più importanti tradizioni politiche italiane, quella comunista e quella demoscristiana
    2. per l'idea, molto americana, di un partito nel quale non solo IO mi riconosca, ma anche TU (un tu generico, cioè con profonde differenze rispetto a me, ma, se non altro, con più punti di contatto). agli elettori più di sinistra: il pd non è stata la fusione tra ds e rifondazione
    3. per combattere tutta la retorica pecoreccia e conformista anti pd, che vive di sussulti e di urlate alla di pietro e che rinuncia a ragionare
    4. perchè il pd le proposte le fa, eccome, in parlamento. poi nessuno ne parla (anche perchè spiegare è difficile e la politica è una "scienza complessa": c'è bisogno di cultura e approfondimento) e basta il solito blog alla travaglio che bofonchia un po' di qualunquismo disfattista per portare molti possibili elettori all'astensionismo
    4. perchè è l'unica alternativa credibile a silvio. l'unica alternativa politica, di massa, culturale e antropologica che potrebbe batterlo in futuro
    5. perchè se diciamo che ha già perso siamo soltanto dei vili che rinunciano a impegnarsi

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