Su 19 marzo trovi

Pensieri e idee. Articoli di giornale e commenti. Vignette e foto dal mondo. Giornalismo e storie da raccontare. Prodotti trovati su internet e quelli fatti da me all'interno della scuola per la formazione al giornalismo.
Libri letti e da leggere.
Buoni propositi e cattive azioni.

giovedì 21 maggio 2009

Abbiamo un problema!

Il PD ha un problema.
E non è una notizia. Anche gli osservatori più distratti sanno che il partito democratico non è in un momento propozio: crisi di consensi, di rappresentatività (ha da poco bruciato il leader che tutti credevano fosse il migliore rappresentante del nuovo partito, anzi partito nuovo) e sopratutto è in crisi di idee. La notizia sarebbe se il PD avesse un problema solo.
Con il mio attacco volevo però riferirmi a "un" problema specifico del PD.
Filippo Penati, candidato alla Provincia di Milano, sta riempiendo il capoluogo lombardo di manifesti per promuovere la sua candidatura. E nemmeno questa è una notizia. La novità sta nel fatto che il candidato cerca di nascondere il più possibile il simbolo del partito con il quale si candida. Il PD appunto.
La personalizzazione della politica è un fenomeno in atto da tempo. Soprattutto nelle elezioni amministrative, i candidati formano liste civiche per staccarsi dai partiti tradizionali, nonostante poi ci si alleino.
Gli slogan sui manifesti di Penati recitano: "Non siamo un partito, ma un progetto" e "Vota la persona".
E' chiaro che Penati non si fidi del suo partito (conoscendo la crisi che di consensi che attraversa, soprattutto al Nord) e se ne allontani il più possibile per cercare di battere i rivali. Una strategia non nuova nella politica italiana.
Ma mi sorge un dubbio: chi si fiderà nelle urne di una persona che non si fida del proprio partito con il quale è tuttavia alleato?
Agli elettori l'ardua sentenza.

1 commento:

  1. Non so se basmare o meno Pennati,tu ti fideresti di un baraccone come il PD?A parte scherzi è la società che ormai diventata individualista fino all'estremo e la politica ne è conseguenza e causa.Non rientra in questa logica anche il nuovo trend di candidare personaggi famosi senza un minimo di copetenza per ricoprire comunque posti di responsabilità???

    RispondiElimina