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venerdì 18 settembre 2009

Ho incontrato la Sinistra

Avevi i capelli bianchi. Ma non era vecchia. Era un ultimo vezzo all'anticonformismo. Quei capelli sale e pepe erano un atto di ribellione nei confronti di tutte le altre capigliature tirate a lucido, tinte per non accettare il segno del tempo che passa, trascurati contro il narcisismo imperante.

Seduti a tavola ha cominciato a parlare di se stessa. E siamo andati avanti così per un pò. Quando i primi segnali di noia cominciavano ad affiorare, ecco che qualche giustificazione di tutto quell'esser concentrata su se stessa usciva fuori. Ne ha passate tante nella sua vita. Sventure, sfortune, episodi tristi, a volte figli di quella sregolatezza che è sempre stata sua compagna di viaggio.

Eppoi in tutto quel parlare, con lei sempre protagonista, è sembrato di riaprire un vocabolario impolverato. Gli amici sono compagni, ogni iniziativa è un atto di lotta, l'esser in disaccordo diventa un atto di resistenza.

Eppoi Cuba. Si, si, Sinistra ne parla sempre. E' stata, e forse è ancora, la sua bandiera. Una bandierina puntata su un'enorme mappa, in angolo remoto, a indicare una presenza. Per molti una meta, un sogno. Ma Sinistra lo sa. E oggi ammette gli errori commessi in quella terra lontana. Ma Cuba è sempre lì, nei suoi discorsi.

Eppoi gli anni d'oro, i tempi di quando erano in tanti dietro la sua bandiera. E nel discorso, ancora su di lei, pare desiderare tornare indietro a quegli anni oppure trasformare questi, di anni, come quelli lì, lontani.

Poi mi sono alzato dal tavolo. C'era un gatto che giocava con una busta ed era divertentissimo allontargiela e vedere igesti fulminei della zampetta per provar a riacciuffarla. Ma Sinistra non è rimasta sola. C'erano altri commensali seduti attorno a Lei. Pochi, ma attenti ai suoi discorsi, ai suoi ragionamenti. Appassionati nel far da spettatori ai suoi salti, uno indietro, uno avanti.

Poi sono andato via. Il pranzo era finito da un pezzo ma la noia domenicale aveva allungato il convivio a dismisura. Sinistra era ancora lì. Con i suoi pochi uditori. A parlare di se stessa.


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