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martedì 8 settembre 2009

Firme false (come a scuola)

Il posto più sicuro dove nascondere un diamante è nell'acquario. Lì sotto gli occhi di tutti. Palese. Talmente evidente che nessuno ci cerca mai.

Così a volte per fare un colpo giornalistico basta cercare vicino vicino. A un palmo dal naso. E a volte si è pure gli unici a farlo. Così ha fatto Cristiano Gatti, che su "Il Giornale" di oggi racconta come "La Repubblica" è riuscita in poco tempo a raggiungere le 280mila adesioni al proprio appello per la libertà di stampa. Topo Gigio (firma numero 259.964), Silvio Berlusconi (n. 261.814), eppoio Emilio Fede, Maradona, Cuba Libre........

No, non andate a cercarle. Sono state tutte rimosse. Ma la burla non è finita. Stamattina (ore 12) la firma numero 286.058 era di Andrej Kojmaski. In più, due Roberto Lovaglio, Carlito "Charlie" Brigante, Simone Pasotti, Luisa Menegazzo, addirittura tre Sandro Pasotti. Ma i casi sono numerosisimi. Segnare i numeri è inutile perchè sono in continua evoluzione e forse il giornale sta cancellando qualche doppione o qualche firma-burla.

Ognuno ha il giudizio che ritiene più giusto sull'appello, sulle posizioni di "La Repubblica" nei confronti di Berlusconi e su quelle di Berlusconi sulla stampa.

Le cose ridicole, invece, sono cose ridicole.


Ps: in chiusura di post si sono aggiunti Massimo Moratti e Sandro Mazzola. Tutto è possibile...

Pss: il post è in continua evoluzione. Sul sito di "La Repubblica" è apparsa questa risposta all'articolo de "Il Giornale".


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2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Sostanzialmente sono d'accordo con Repubblica quando dice che quante che siano, le firme false non sminuiscono il valore dell'operazione, che è alto e basso a seconda dei punti di vista.

    Alto, perché dimostra che qualcuno si è accorto di quello che accade all'informazione e non ci sta. Quante possono essere le firme false? Anche fossero 100 mila, resterebbero cmq 200 mila persone reali a sostenere la campagna.

    Basso, perché per dimostrare la sua contrarietà deve compiere un gesto banalissimo, compilare due campi e cliccare. Una campagna firme "per la libertà dell'informazione" ha un valore morale forte ma come assunto è generica e molto simile a una campagna firme per la pace nel mondo o contro l'abbandono degli animali.

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