L'estate scorsa ho comprato un salvadanaio, o meglio mi è stato regalato. Ho deciso che l'avrei portato con me ogni volta che avrei cambiato città e avrei scritto sopra il nome e la data d'arrivo. E così ho fatto. A distanza di quasi un anno il salvadanaio è ancora praticamente vuoto (ho deciso di metterci dentro solo monete di piccolo taglio), ma sopra ci sono già scritto i nomi di due città (senza contare la città da dove è partito e quella dove vive la mia famiglia cioè dove passerà l'estate).
Cosa c'entra tutto questo? Guardavo il salvadanaio durante quello che è stato il secondo o terzo trasloco in 8 mesi, mentre gli cercavo un posto in valigia tra i vestiti per far si che non si rompesse. Pensavo che nulla come questo salvadanio potrebbe raccontare la vita dei giovani (o giovani-adulti, come qualcuno ci definisce): altà disponibilità allo spostamento e poca possibilità di risparmiare.
La probabilità che parlando con un giovane-adulto questi vi racconti che negli ultimi mesi è stato per un periodo fuori casa per studio o per lavoro, in Italia o all'estero, è molto elevata.
Il salvadanio è ancora in valigia. Tra qualche mese si riparte. Chissà se farò prima a riempirlo di soldi o a ricoprirlo con i nomi delle città in cui l'ho portato.
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